GIOCO SPORT

Attività psicomotoria e ludico-motoria per i bambini, dai tre anni d’età

L’intenzione fondamentale è quella di fornire quell’insieme di pratiche e di attività formative che portano il bambino a un completo e armonioso sviluppo psicofisico. La corporeità e le attività di movimento contribuiscono in grandissima misura alla crescita e alla maturazione complessiva del bambino, promovendo la presa di coscienza del valore del corpo, inteso come una delle espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica.
Da esperti del settore sportivo, siamo consapevoli che le conoscenze psicomotorie di un ragazzo di settant’anni fa si sviluppavano normalmente in tutti i momenti della giornata; il correre a piedi nudi nella campagna, l’arrampicarsi su un albero, il traslocare sui rami di questo, costituivano continui stimoli motori che oggi, invece, sono scomparsi. Molti ragazzi, messi di fronte ad una fune o ad una pertica, la guardano spaventati e si inibiscono perché hanno paura. Esiste, infatti, una grande differenza tra chi, vivendo in zone rurali, ha la possibilità di esprimersi liberamente accrescendo così il proprio bagaglio motorio e chi, invece, vivendo in città, è privato di quest’opportunità.
É importantissimo, quindi, sin da piccoli, avviare i bambini verso una serie di attività motorie che possano stimolare la sfera di esperienza della corporeità e della motricità per contribuire alla loro crescita e maturazione complessiva, attraverso un’attività motoria con la quale si propone la ricerca di situazioni – stimolo implicanti rapporti non abituali fra il corpo e lo spazio, in modo da riuscire a colmare lacune e a sostenere lo sviluppo integrale del bambino.
Se il fine della ginnastica, in senso lato, è quello dello sviluppo della motricità di base, quello dell’attività motoria rivolta ai bambini è il perseguimento del più elevato sviluppo motorio.
Le proposte motorie devono tendere a riagganciare e a recuperare quella dimensione di “vivacità corporea e motoria” con l’intento di valorizzarne la matrice più naturale e genuina. Educare alla pratica delle attività motorie costituisce il cardine di un’azione educativo – didattica sinergica e finalizzata:

– allo sviluppo dell’identità
– alla conquista dell’autonomia
– all’acquisizione di competenza.

I traguardi di sviluppo da perseguire consistono, da una parte, nello sviluppo delle capacità senso – percettive e degli schemi motori di base dinamici e posturali per adattarli ai parametri spazio – temporali dei diversi ambienti, dall’altra nella progressiva acquisizione della coordinazione dei movimenti e della padronanza del proprio comportamento motorio nell’interazione con l’ambiente. Interagire con l’ambiente, dal punto di vista motorio, significa applicare la capacità di progettare e di attuare la più efficace strategia motoria e di intuire – anticipare quella degli altri, comprese le dinamiche degli oggetti, nel corso delle attività motorie.
L’anima di tutte le proposte che saranno presentate è sempre quella del gioco: il gioco che è strumento educativo e strategia didattica, il gioco che è forma privilegiata di comunicazione, conoscenza e relazione con gli allievi.

Così, giocando il bambino cresce sano, forte e felice.

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